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In croazia fa notizia l'attacco di monsignor tutu a bush e blair per la guerra in iraq

Creato il 08 settembre 2012 da Pasudest
IN CROAZIA FA NOTIZIA L'ATTACCO DI MONSIGNOR TUTU A BUSH E BLAIR PER LA GUERRA IN IRAQ Nei giorni scorsi monsignor Desmond Tutu, premio Nobel per la pace e veterano della lotta per la pace nel mondo, ha pubblicato un intervento sul quotidiano britannico Observer in cui attacca “l’immoralità degli Stati Uniti e della Gran Bretagna” i quali “nel prendere la decisione di invadere l’Iraq nel 2003, fondata sulla menzogna per cui l’Iraq avesse armi di distruzione di massa”, hanno “destabilizzato e polarizzato il mondo in maniera molto più profonda di qualsiasi altro conflitto. Perché, scrive Tutu, “la questione non è di sapere se Saddam Hussein fosse buono o cattivo, né quante persone abbia massacrato. Il punto è che Bush e Blair non si sarebbero dovuti abbassare al suo livello di immoralità”. Per questo monsignor Tutu ha giudicato inappropriato partecipare ad un summit sulla leadership insieme a Blair. Per il premio Nobel, l'ex premier britannico Tony Blair e l'ex presidente Usa George W. Bush dovrebbero essere portati davanti alla Corte Penale Internazionale. La presa di posizione di monsignor Tutu riecheggia quanto Marco Pannella e i Radicali vanno sostenendo da tempo: e cioè che la guerra in Iraq si sarebbe potuta evitare, che Saddam Hussein aveva già accettato l'esilio, ma che questa possibilità fu vanificata da Blair e Bush con il sostegno attivo dell'allora capo del governo italiano Silvio Berlusconi e di quello spagnoli José Maria Aznar, con un ruolo per niente marginale del defunto dittatore libico Muhammar Gheddafi. A differenza di quanto avvenuto in Italia, l'intervento di Tutu sul Guardian ha avuto molta risonanza in Croazia, dove è stato ripreso un po' da tutti i giornali, i notiziari radio-tv e dai principali portali di informazione online. In particolare riporto qui, tradotto in italiano, un commento apparso sul quotidiano di Zagabria, Večernji list.
DOV'E' LA MORALITA' DELLA POLITICA? Per Desmond Tutu portare Bush e Blair davanti all'ICC è ultima possibilita' per calmare gli spiriti che ormai hanno provocato dissidi irreparabili e divisioni tra Est ed Ovest, cristianesimo ed islam 
di Marina Šerić - Večernji list, 4 settembre 2012  Il mondo contemporaneo come se avesse dimenticato che un tempo fa esistevano autorita' morali, persone che con la loro vita e con tutto quello che avevano fatto, hanno ottenuto il diritto ad intervenire, se necessario, in alcune situazioni, quando valutano che la situazione e' sfuggita di controllo e che bisogna intervenire, che possono dire apertamente quello che pensano e che nessuno di quelli in questione si trovino offesi. Il parere di tali persone era senz'altro prezioso ed i loro atteggiamenti raramente avevano provocato controattacchi. Oggi pero', sembra che quelli che hanno il potere possono fare quello che vogliono e le conseguenze catastrofiche delle loro opere vengono illustrate come qualcosa di indispensabile, inevitabile, perfino qualcosa che porti al bene e al miglioramento.
Due giorni fa, il vescovo sudafricano e Nobel, Desmond Tutu, feroce lottatore contro l'apartheid e altre forme di ingiustizia e una personalita' che ha pieno diritto ad avvertire su quello che e' male e negativo, ha valutato che e' arrivato l'ultimo momento affinche' Toni Blair e George W. Bush siano portati davanti alla Corte penale permanente perche', afferma, si sono serviti di menzogne a fin di sollevare guerre pericolose e nocive in Iraq ed Afghanistan le quali hanno destabilizzato e diviso il mondo molto di piu' di qualsiasi altra guerra della recente storia. Inoltre, Tutu avverte che la giustizia internazionale ha del tutto criteri storti e doppi e che alcuni lider politici africani ed asiatici vengono portati davanti alla giustizia e puniti con pene molto alte per crimini che nella loro dimensione hanno causato conseguenze molto piu' deboli e di portata molto piu' limitata rispetto a quelle causate dai due sopranominati.
La diagnosi fatta da Desmond Tutu e' in effetti completamente esatta e si potrebbe dire che colpisce l'essenza del problema. Arriva nel momento in cui le conseguenze di quello che Bush e Blair hanno iniziato nel 2001 e 2002 potrebbero avere ancora uno o perfino di piu' atti di una tragedia militare che gia' ha preso centinaia di migliaia di vite umane e ha distrutto il futuro di alcune generazioni. Possiamo dire che Tutu ha reagito nel momento in cui e' diventato evidente che il Medio Oriente sta precipitando in due catastrofi ancora maggiori rispetto a quelle in Afghanistan e in Iraq. Si tratta prima di tutto della Siria, Iran ed Israele. Le guerre che potrebbero coinvolgere questi stati potrebbero trasformare le guerre di Afghanistan e di Iraq in un gattino che aveva distrutto solo un gomitolo di lana.
Tutu vede la consegna di Bush e Blair (ci si potrebbe trovare anche Sarkozy a causa della Libya) all'ICC come ultima possibilita' per correggere qualcosa, per calmare gli spiriti che hanno quasi irreparabilmente messo in litigio e diviso l'Oriente e l'Occidente, il cristianesimo e l'islam... Bush e Blair lui vede come l'incorporazione di tutto quello che ha portato il mondo odierno in questo stato di odio, divisioni e volonta' di portare alla guerra le parti contrastanti, si uccidono e si annientano, ma in tutto cio' trascinano dentro anche molti altri.
Dopo le dichiarazioni dei vertici politici israeliani che intendono attaccare Iran e i loro impianti nucleari e che come conseguenza di questo "intervento" militare si aspettano circa cinquecento morti in Israele, uno che possiede l'integrita' morale e politica doveva reagire poiche' a tutti quelli che sono minimamente normali e' chiaro che in questo conflitto ci potrebbero essere morti a incalcolabili potenziali e questo potrebbe in gran misura cambiare l'ambiente politico di una gran parte di questo nostro infelice sassolino che viaggia nel cosmo e che anche senza queste guerre ha abbastanza guai e divergenze. Tra le righe della sua lettera pubblicata sull'Observer britannico, Desmond Tutu lancia un messaggio al mondo che c'e' bisogno di una generazione nuova di lider forti e fermi, di quelli che avranno una integrita' morale alta e la responsabilita' politica ed umana alta o almeno di quelli che abbasseranno umilmente la testa e ammetteranno di aver sbagliato. Tutu in un certo senso non si rivolge soltanto ai lider ma anche a noi tutti che eleggiamo questi lider. Percio' e' arrivato il tempo di occuparci degli aspetti morali di quelli che guidano i nostri paesi ed il mondo intero.
Traduzione di Marina Szikora


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